J f, 2006

Saw II vs Match Point, parte 2

Posted in Cinema at 1:28 pm by Mia

 

Non so voi, ma io ho passato un bellissimo weekend… Questa volta, tra l’altro, non ho perso Match Point!

Be’, confrontarlo con Saw II è non solo veramente umiliante per quella specie di horror, ma ritengo che anche sia del tutto inutile. Il film, e stavolta non è una commedia, parla di un tennista irlandese, Chris, che va a vivere a Londra in cerca di fortuna ed è costretto a scegliere tra una vita piena di agi, in mezzo all’alta società londinese, e una vita sincera, con la donna che ama. Chris legge Dostoievskij (non sono riuscita a leggere il titolo del libro) e ama l’opera. Tutto il film, da molti paragonato a Crimini e Misfatti (1989), mi ha fatto pensare a “Delitto e Castigo“, forse citato all’inizio del film dallo stesso autore. Come Raskolnikov, Chris vivrà un lungo dibattimento interiore, ma l’epilogo sarà diverso (e non approfondisco oltre per non fare spoiler). La vita è dominata dal caso, non servono l’abilità o la volontà se la pallina, dopo aver colpito la rete, cade nella metà sbagliata del campo: sintesi di tutto il film nella scena d’apertura.

Il film costruisce con maestria tutto il mondo interiore di Chris, la sua ipocrisia e la sua sofferenza, dipingendo una società moderna dove l’apparire diventa un’imprenscindibile necessità e le scelte sono figlie del cinismo. A ogni pranzo, ogni incontro a teatro, a ogni weekend in campagna nella magnifica tenuta degli Hewett, è palpabile il dissidio che prova, il lusso che lo contamina come una droga sottile e la voglia di essere se stesso, lontano dagli uffici claustrofobici della City. Woody Allen non lascia spazio all’ironia e riesce a rendere soffocante e dolorosa la scena in cui si festeggia la notizia di un bambino in arrivo. Riesce a rendere insopportabile un delitto senza mostrare sangue, riesce a scatenare la violenza tra le file di un musical di Lloyd Webber, in mezzo a eleganza e raffinatezza… Un parossismo che cresce fino al finale, razionalmente prevedibile, ma che riesce a sconcertare, perché nulla segue la logica della giustizia, ma solo quella del caso. Un Woody Allen immenso.

4 Comments »

  1. nothingishere said,

    Direi ottimo!

  2. Mia said,

    Sì, direi proprio di sì :-)

  3. Zizio said,

    Io non l’ho visto … Pero’ prima volevo vedere l’ultimo di Spielberg … :)

  4. Giovy said,

    Come ho avuto modo di dire a Mia di persona, il primo tempo mi è sembrato invece abbastanza “piatto” e scontato, tant’è vero che mi è sembrato lunghissimo (e la stessa impressione l’ha avuta Mia, che all’arrivo dell’intervallo pensava fosse già finito il film!) :D
    Il secondo tempo è stato invece molto bello, e mi ha fatto rivalutare il film.
    Certo… non sono all’altezza di una “critica colta” come quella di Mia (e del resto io mi occupo di informatica, no?) ma ho dato solo il mio modesto “parere da spettatore”. :)


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